UOMINI E GRASSO ADDOMINALE

Cos'è il grasso addominale E' una particolare distribuzione dell'adipe corporeo, tipicamente di natura androide – la cosiddetta conformazione "a mela" – quando fortemente in eccesso, il grasso addominale va a delineare la cosiddetta "obesità addominale" (obesità centrale). Correlandosi positivamente alle patologie dismetaboliche, all'aumento del rischio cardiovascolare, alla malattia di Alzheimer e alla riduzione dell'aspettativa di vita, il grasso addominale ha una rilevanza clinica piuttosto elevata; ha una fortissima associazione con il diabete mellito tipo 2. I fattori responsabili dell'aumento del grasso addominale sono, oltre al sesso maschile, l'eccesso calorico della dieta, l'abuso di alcolici e la sedentarietà. In particolare, l'obesità addominale nei maschi è correlata a livelli di testosterone relativamente bassi. (leggi l'articolo)
L'aumento di testosterone aumenta significativamente la muscolarità (soprattutto delle cosce) e riduce il deposito di grasso sottocutaneo a tutti i livelli! L'esercizio fisico regolare, un'alimentazione equilibrata e il bilancio calorico neutro in caso di normopeso, o negativo in caso di sovrappeso, prevengono e aiutano a combattere il grasso addominale. Un chilo di adipe produce circa 7000 kcal di energia e quindi la perdita di peso si ottiene riducendo l'assunzione di energia o aumentando il dispendio energetico, ottenendo così un bilancio negativo. ‼️ RICORDA ‼️
La presa di coscienza dei rischi associati all'eccesso di grasso addominale è considerata molto più importante delle preoccupazioni di natura estetica. La comprensione dei problemi di salute legati all'obesità addominale può aiutare nel processo di auto-motivazione .
𝗢𝗕𝗘𝗦𝗜𝗧𝗔' 𝗘 𝗦𝗢𝗩𝗥𝗔𝗣𝗣𝗘𝗦𝗢 𝗗𝗔𝗡𝗡𝗘𝗚𝗚𝗜𝗔𝗡𝗢 𝗜𝗟 𝗖𝗘𝗥𝗩𝗘𝗟𝗟𝗢 🧠 Hai già visto come l’obesità o il semplice sovrappeso abbia un forte impatto negativo sulla salute. I ricercatori, infatti, hanno mostrato un’associazione tra alterazioni cerebrali e alcune sostanze, come in particolare la leptina, un ormone prodotto dalle cellule adipose che regola i livelli di energia e le riserve, o l’insulina, che regola la quantità di zuccheri nel sangue. Chi soffre di obesità può sviluppare resistenza a queste sostanze: di fatto le loro cellule non rispondono all’azione di questi ormoni, con l’effetto per esempio di ritardare il senso di sazietà, continuando a mangiare anche quando le riserve energetiche sono sufficienti. Ci sono purtroppo alcuni fattori genetici che non possiamo modificare, ma sicuramente possiamo intervenire positivamente su tutti gli altri fattori di rischio legati allo stile di vita, come possiamo intervenire attraverso sane abitudini alimentari, unite ad attività fisica, per rallentare l’invecchiamento cognitivo e preservare la salute del cervello.
Ora cerchiamo di capire come iniziare a porre rimedio a tutto questo !
Sicuramente hai già sentito parlare della 🆃🅴🆁🅼🅾️🅶🅴🅽🅴🆂🅸 🌡️ un termine spesso scambiato con combustione di grassi o lipolisi. Tuttavia questi termini non sono del tutto sinonimi: la termogenesi indica prima di tutto la produzione di calore nel corpo, specialmente nel tessuto adiposo e muscolare. Reagendo alla temperatura ambientale, la termogenesi del nostro corpo mantiene costante la temperatura corporea. Questa rappresenta, però, solo una piccola parte del metabolismo energetico. Nello specifico la termogenesi indotta dalla dieta, è invece il dispendio energetico dovuto alla digestione, all’immagazzinamento e al trasporto dei cibi assunti. La termogenesi indotta dal cibo, dunque, indica l’aumento della temperatura corporea e il rilascio di calore verso l’esterno in eccesso rispetto al proprio metabolismo basale. Da che cosa dipende la termogenesi indotta dalla dieta❓
Questo processo metabolico è determinato soprattutto dalla composizione e dalla tipologia del cibo. Le proteine sono ciò che influisce maggiormente sull’aumento del metabolismo energetico: il 30-40% delle proteine ingerite viene impiegato nella produzione di calore tramite l’effetto termico del cibo. Solo il 5-8% dei carboidrati e circa il 2-3% dei grassi vengono utilizzati allo stesso scopo. L'effetto della termogenesi in relazione al dimagrimento è LIMITATO ❌ rappresenta al massimo il 15% del dispendio energetico totale dunque non è sufficiente per la perdita di peso, ma è un'ottimo inizio per preparare il nostro organismo a spendere maggiore energia, ed impedirgli quindi di immagazzinare l'energia in eccesso assunta con l'alimentazione (le famose calorie di troppo) negli adipociti. 👉 RICORDA PERO' 💡
Il dispendio energetico giornaliero è determinato prevalentemente dal metabolismo basale. Quest’ultimo è influenzato dalle condizioni genetiche, dall’età e soprattutto dalla massa muscolare: quanta più ne hai, tante più calorie bruci‼️
Iniziare un percorso in palestra non è semplice soprattutto se lo si fa con la convinzione di dover spingere al massimo per recuperare tutto il tempo perso. Questo può sembrare corretto intuitivamente...... ma in realtà fare così ci espone a diversi rischi che possono addirittura farci fare ulteriori passi indietro.
I DOMS ovvero i dolori post allenamento, saranno insopportabili e molto probabilmente ci impediranno di allenarci nei giorni successivi. Ripartire al massimo inoltre, ci mette a rischio dal punto di vista degli infortuni, dobbiamo ricordarci che il nostro corpo non è più abituato a lavorare in un certo modo e potrebbe non reggere l'urto. Per questa serie di motivi, è bene affidarsi ai nostri Trainer che programmeranno un adattamento anatomico graduale per permetterti di riprendere al meglio con i tuoi allenamenti.
Oppure prova uno dei nostri programmi di Adattamento Anatomico, che ti accompagneranno in un inizio graduale e contestualizzato per poter così costruire le basi per un ottimo sviluppo muscolare e quindi una decisa e duratura riduzione del grasso corporeo